Sono passati diversi mesi da Modena Champagne Experience prima che riuscissi a scrivere qualcosa che andasse al di là dell’ovvio su questa manifestazione. Non è stato per mancanza di tempo o tantomeno di ispirazione; la verità è che, una volta lì e dopo i due giorni di degustazione, mi sono resa conto che ne sapevo davvero troppo poco sullo Champagne e la Champagne al di là dei miei numerosi assaggi che comunque sono davvero pochi, specialmente in confronto alle diverse migliaia di etichette di vino che avevo all’attivo quando mi sono cimentata nei miei primi timidi racconti.
E così mi sono messa a studiare, prevalentemente sui libri e con qualche ottima bottiglia di supporto! Non bastano tutte le bollicine di una bottiglia di Champagne per rappresentare la complessità della sua zona d’origine, e quindi partiamo dal territorio!
Sono circa 34.300 gli ettari vitati, suddivisi in 280.000 parcelle o poco più. Diciassette i villaggi che possono fregiarsi del rango di Grand Cru, e 42 i Premier Cru.
Si distinguono inoltre 4 grandi regioni, ognuna con le proprie peculiarità e la propria vocazione:
- Montagne de Reims
- The Côte des Blancs e Côte de Sézanne
- Vallée de la Marne
- Côte des Bar
Immagino di avervi confuso le idee più che a sufficienza! Ma ho appena cominciato!
Dal clima prevalentemente oceanico ma con influenze continentali, con temperature fresche e con poche variazioni da una stagione all’altra, nella Champagne le viti sono geograficamente ai limiti più settentrionali della loro tolleranza al freddo, con una temperatura media annuale a Reims ed Epernay di soli 11°C. Le ore medie annue di sole in Champagne sono appena 1.650 contro le 2.069 di Bordeaux e le 1.910 della Borgogna. Queste caratteristiche pedoclimatiche garantiscono alla regione una piovosità pressoché ideale; le precipitazioni ogni anno sono costanti, grazie all’influenza oceanica, ma moderate, dovute alle caratteristiche continentali. Insomma, qui ci sono davvero tutte le condizioni ideali per la produzione di uva di qualità con quelle caratteristiche di freschezza e croccantezza che lo Champagne richiede.
Sebbene la Denominazione sia unica, con una normativa abbondante e molto restrittiva sia sulla coltivazione dei vigneti che sulla produzione del vino, viene comunque lasciata a Vigneron e Chef de cave grande libertà nel creare Champagne ognuno secondo il proprio stile e la propria idea. La diversità dei cru, delle parcelle, dei vitigni, dei millesimi, degli assemblaggi, dei tempi di maturazione e molto altro ancora, producono una ricchezza tale che consente ad ognuno di noi di scegliere lo Champagne che meglio si accorda al proprio gusto personale.
Dopo l’imbottigliamento e il tirage, lo Champagne deve obbligatoriamente riposare in cantina, come minimo quindici mesi, ma più spesso da due a tre anni per un vino non millesimato, che diventano minimo tre anni, ma generalmente dai 5 ai 10 anni e più per un vino millesimato. In ogni caso, dalla mezza bottiglia alla Jeroboam, la dimensione massima consentita, lo Champagne è obbligatoriamente venduto nella bottiglia in cui è stato elaborato.
Queste, e tante altre notizie e curiosità, le potete trovare sul bellissimo sito https://www.champagne.fr/it/homepage
Lo Champagne, a differenza dei vini fermi, coinvolge anche l’udito nella degustazione. Il primo stimolo difatti giunge ai nostri sensi all’apertura della bottiglia, che sia con un sibilo discreto come si richiede al sommelier esperto, o con il botto nelle gioiose celebrazioni, fino ad arrivare alla apertura estrema e festosa, con tanto di doccia generale, come dal podio della Formula 1. Riempie i calici con lo scoppiettio delle bollicine e la loro musica, inizialmente più intensa e via via più discreta quando la spuma raggiunge la superficie.
Le bollicine, che nascono microscopiche sempre dagli stessi punti, denominati “siti di nucleazione”, generando catene al ritmo variabile di 10 – 20 bollicine al secondo, sono responsabili della “tattilità carezzevole che offre l’impalpabile conforto di una nuvola” (cit. Fernando Pardini – Slow Wine) e amplificano la percezione nasale con lo scoppio sulla superficie che provoca l’espulsione di piccole gocce di vino che contengono le molecole aromatiche.
Conviviale e caloroso per un aperitivo tra amici, celebrativo in occasione di un compleanno, di una vittoria o di un traguardo importante, romantico per una cena a due, solenne per una laurea, un matrimonio o una qualsivoglia celebrazione, niente come lo Champagne e le sue bollicine unisce le persone nella gioia.
Ed è stato un momento di grande gioia e condivisione quello che la Società Excellence è riuscita ad organizzare a Modena con questa edizione di Champagne Experience. Il primo evento in presenza dopo tanto, troppo tempo, e ricominciare dallo Champagne di qualità è stata davvero una carezza al cuore e all’anima. Con 65 importatori, 121 Maison e oltre di 600 etichette in degustazione, ce n’era davvero per tutti i gusti, dalle Maison storiche e più blasonate, ai produttori di poche migliaia di bottiglie! Una selezione straordinaria quella di Excellence con una qualità media altissima, e che ha portato tutta la Champagne in fiera, nessuno escluso! Tantissimi gli assaggi, tantissime emozioni, una grande festa gioiosa, e fiumi di bollicine d’Autore! Tanti i produttori francesi presenti durante la manifestazione che hanno conferito ulteriore lustro e significatività con i loro racconti e la passione negli occhi! Momenti di formazione e approfondimento davvero impagabili!
Speriamo davvero che tutta l’energia positiva di questo evento possa tornare ed essere una costante della nostra vita, con la sua palpabile allegria di brindisi infiniti!

I miei preferiti? Come sempre resterà un segreto, anche perché come sempre è davvero impossibile scegliere tra tanta bontà! Però come sempre una ve la dico, perché mi ha colpita particolarmente per il fatto che fosse davvero una voce fuori dal coro! E che voce! È Quentin Beaufort, fresco, tagliente, con tanto pinot noir e pochi lieviti. Mi è piaciuto poter apprezzare le caratteristiche del vitigno che rimane presente in un sorso che spiazza! Tutti gli altri li trovate negli slide show. Salute!