🇬🇧

Non è possibile raccontare il Marroneto senza raccontare Alessandro Mori, e viceversa. Prendo in prestito una frase dal sito istituzionale, perché non saprei fare di meglio:

“Alessandro ed i suoi Brunelli si fondono a tal punto che l’uomo ed il suo vino non sembrano avere un confine netto…. l’uno non sarebbe lo stesso senza l’altro!”

Non è una frase d’effetto studiata da un esperto di comunicazione, è un dato di fatto! È la consapevolezza con cui si torna a casa dopo essere stati accolti con generosità nella sua cantina e nel suo mondo. Ci ha accompagnati in un viaggio lungo milioni di anni, che comincia sul fondo del mare fino ad arrivare qui poco sotto le mura di Montalcino, passando per i sumeri, gli ittiti, i greci gli etruschi, i romani e tanto altro ancora.

Se dovessi definire Alessandro con una sola parola vi direi INTEGRITA’. Un giovane avvocato che promette al suo maestro di fare il vino sempre e solo nel rispetto della natura, del territorio e delle sue uve generose. Una promessa solenne che da allora è diventata passione e filosofia di vita: vigneti rigogliosi, cantina impeccabile!

Varcate il confine de il Marroneto con me ora, e preparatevi a lasciare per un attimo la dimensione razionalista per entrare in un mondo mistico di pura energia, di amore, di passione e dedizione assoluta al territorio, alla vigna, alle uve, e alla forza della natura!

Il misticismo nella sua accezione più profonda: la contemplazione del sacro che implica una esperienza diretta del corpo e dell’anima. Qui si resta attoniti difronte a un paesaggio che lascia senza parole, in religioso silenzio a lezione di storia, geografia, geologia, ampelografia, viticultura, enologia, ma soprattutto di coerenza e amore!

In cantina la percezione mistica diventa ancora più intensa. Qui c’è l’anima di ogni vendemmia, la parte degli Angeli che resta per sempre nel luogo di origine e pervade ogni cosa: le mura secolari, le sacre botti, l’aria… e me! A distanza di giorni ne avverto ancora il respiro, il profumo, il sapore.

Qui non ci sono trucchi, niente chimica né meccanica, solo uve perfette, lieviti indigeni e nessun controllo della temperatura. Qui le botti sono solo entrate, nessuna è mai ancora uscita! Cullano e conservano segreti, proteggono gelosamente la vita che hanno in grembo perché il Sangiovese è vivo, respira, cresce, evolve lentamente.

Arrivano i calici, l’eccitazione si fa tangibile, l’assaggio dalle botti è una esperienza unica e irripetibile! È qui che si entra nel profondo del cuore e dell’anima di questa Cantina incantata. È così che Alessandro ci regala un pezzo di sé! Tutte così diverse, tutte meravigliosamente uniche. Classe e coerenza, ricchezza e nobiltà, autenticità e tipicità. La mia preferita è la 20, dove riposa una parte del Madonna delle Grazie 2016!

Innata eleganza, sorso pulito, armonia ed equilibrio perfetti! Una carezza al cuore e all’anima! Esattamente come l’altra parte che riposa nella storica 18, che è stata la prima a concepire questo vino meraviglioso nel 2000, una selezione nata per celebrare i 20 anni di attività de il Marroneto. E oggi siamo nel 2020, e il 20 è il mio numero fortunato!

Se con l’annata 2016 si arriverà a livelli di espressività ed eleganza estrema, la 2019 si farà ricordare come poche. Tutti gli assaggi presentano già un frutto carnoso, ricchezza e complessità che promettono emozioni davvero rare! Alessandro ci ha chiesto quali fossero le differenze percepite ad oggi e in questo momento è davvero difficile rispondere; sono gemelli diversi ma sono tutti con il medesimo potenziale eccezionale. È qui che subentra la mano del Maestro, solo lui sa come e perché destinare le varie masse alle diverse linee di produzione.

E chiudo con la Regina del Castello, parliamo di lei! Madonna delle Grazie 2015: istruzioni per l’uso. “Ma non vorrai mica berlo adesso!” Starete pensando… e invece si, e vi spiego perché.

Avete presente quella ragazza che entra in una stanza come un raggio di sole e tutti, ma dico tutti, rimangono folgorati dalla sua bellezza esuberante, acerba e travolgente? È lei, quella che vi fa trasalire con un solo sguardo, che vi strega per sempre con la sua aria sbarazzina così piena di inconsapevole bellezza! Quella che tutti desiderano ma che nessuno osa approcciare. È lei, meravigliosa creatura, giovane, fiera, irresistibile, inarrivabile! Prendetela se vi riesce, assaggiatela, … e poi lasciatela crescere!

Perché le donne sono un’altra cosa… sono fatte di raffinata eleganza, di classe innata, di fascino senza tempo; sono una melodia articolata, che si compone e si perfeziona solo con gli anni. E lei, questa meravigliosa giovane creatura, è destinata a diventare una donna da capogiro! Entrerà nella stanza con portamento regale, e tutti, ma dico tutti rimarrete folgorati! Vi guarderà dritto negli occhi e, consapevole della sua bellezza, vi conquisterà per sempre con il suo sorriso aperto ma al contempo enigmatico.

Che fare allora, bere o aspettare? La soluzione è semplice! Prendetene almeno due di bottiglie, gustatevi la giovane ragazza dalla bellezza esuberante e poi datele il tempo di diventare Donna!

Perché scegliere quando si può avere tutto?

© Riproduzione riservata

Se ti è piaciuto questo articolo condividilo e iscriviti al Blog per supportarci! Unisciti agli altri 1.209 follower e ricevi i nuovi contenuti direttamente nella tua mailbox. Grazie!

Questo Blog non ha scopo di lucro e la tua email non sarà mai condivisa con terze parti.