Calling all Angels

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La notorietà non si conquista per secoli a volte, figuriamoci nel corso di qualche anno. Tommaso Squarcia appartiene a Castello Tricerchi e il Castello appartiene a lui. Eppure fino a poco tempo fa non aveva idea del vero significato di questa affermazione. Viveva a Roma, dove ha frequentato l’Università, e stava per iniziare la sua vita metropolitana, emozionante forse, chissà, ma la verità è che stava perdendo di vista l’idea di avere dei sogni. Poi è arrivata la chiamata degli Angeli…

Tommy è il cavaliere del nuovo millennio, e questa è la sua storia.

La costruzione del Castello, intrapresa nel 1260 a Montalcino dalla famiglia Altesi, fu completata nel 1441 dai Tricerchi. Perchè ci sia voluto così tanto tempo nessuno lo sa, mi spiega Tommy mentre mi accompagna tra le magnifiche sale e resto estasiata dallo splendore generale. Molto probabilmente avevano finito i soldi, o forse avevano solo perso di vista l’idea di avere dei sogni anche loro. Sulla via Francigena, la strada che portava i pellegrini a Roma alla ricerca della verità suprema, il Castello li ha ospitati tutti nel corso dei secoli; queste mura hanno ascoltato tutte le loro storie, i loro segreti e i loro sogni. Dovevano essere sogni di speranza perché questo luogo è pregno di vibrazioni benevole e irradia così tanta energia positiva da poter guarire qualsiasi anima inquieta.

Quando tutti gli altri a Montalcino si sono affrettati a cambiare vita dedicandola al Brunello, a Castello Tricerchi hanno preso altre decisioni e si sono concentrati sull’agricoltura e l’allevamento. È stata la scelta giusta? Avrebbe reso la vita più difficile a Tommy nel momento in cui ha scelto di intraprendere il percorso del vino? Non c’è una risposta giusta o sbagliata, ed essendo un’inguaribile ottimista, mi piace guardare il bicchiere sempre mezzo pieno, e in questo caso pieno di buon Brunello.

Quindi no, Tommy non è figlio d’arte, ma qui non gli manca nulla! Una tenuta eccezionale, terreni bellissimi, le persone giuste al posto giusto, e finalmente un sogno! Attenzione però, non c’è modo di realizzare un sogno se non si ha un piano! Perché un sogno diventi realtà deve prima trasformarsi in un progetto. Devi sapere dove vuoi arrivare, aver chiaro ciò che devi cambiare, definire il gap tra ciò che sei e ciò che devi essere, e le azioni necessarie per muoverti nella direzione giusta. Ed è esattamente quello che sta facendo Tommy! Sa che il suo vino non diventerà una star da un giorno all’altro, e sta studiando seriamente da un bel po’ ormai. Gli ci vorrà del tempo per capire cosa può fare veramente con quello che ha, quindi sta studiando il suo terroir lavorando separatamente l’uva di ogni parcella per preservarne la biodiversità e produrre una serie di micro-vinificazioni con peculiarità distinte. Poi sceglie e assembla le varie masse alla perfezione seguendo e rispettando ogni singola annata. 

E’ stato davvero ipnotico vederlo brillare di una luce straordinaria mentre assaggiavamo le diverse botti nella sua magica Cantina e mi spiegava il modo in cui stava realizzando il suo sogno, o meglio il suo progetto ormai. È bello sapere che ci sono giovani come lui che sono così veri, così autentici, così vibranti in quest’epoca di falsi pretesti, dove la maggior parte delle persone vive tristemente rifugiata nella realtà virtuale senza una vera identità, senza sogni e senza alcun obiettivo se non quello di “apparire”.  E lasciate che vi dica che ci sono tanti giovani viticoltori a Montalcino e in tutta Italia così appassionati e a contatto con la realtà come lui e che sono la speranza per un futuro migliore. Vi racconterò di ognuno di loro!

“ …. E i campioni baciano le regine e perdono di vista i sogni

In un mondo dove quello che vogliamo è solo quello che vogliamo finché non è nostro

E allora chiamo tutti gli Angeli…”

come dice la canzone, Calling all Angels dei Train. Non è un caso che questa canzone mi risuonasse in testa mentre giravo per il Castello, i Vigneti e la Cantina, dato che 1441 è in realtà il numero degli Angeli. Mi piace credere che gli Angeli possano parlarci in questo modo, attraverso questo tipo di numeri che si ripetono in continuazione durante il giorno dandoci speranza. E mi piace credere che siano stati proprio gli Angeli a causare il ritardo burocratico che ha impedito alla Riserva 2013 di essere chiamata così e per la quale è stato scelto il nome Brunello di Montalcino A.D. 1441. Un meraviglioso colpo di fortuna dopotutto!

Questo è Tommy, bello, casinista, travolgente e brillante: mosso da un sogno, si sta facendo strada verso la notorietà lavorando sodo, con un piano chiaro e percorrendo l’unica strada possibile!  E questa è la sua storia. Sentiremo parlare di lui e di Castello Tricerchi in futuro, perché ha i piedi per terra, sa cosa vuole, cerca di fare tutto nel modo giusto senza scorciatoie e ha gli Angeli dalla sua parte!

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