Un magico viaggio nel senzatempo

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Esiste una dimensione della realtà che non è sempre accessibile a tutti. Per poterla raggiungere è necessario fare un salto quantico di coscienza ed è solo così che si riesce ad entrare nel senza-tempo. Una roba complicata starete pensando, non così tanto come può sembrare in realtà, e la buona notizia è che esistono alcuni luoghi dove il salto quantico è agevolato da una concomitanza di eventi che vi spiegherò in questo articolo. Ma cosa più importante da sapere è che un buon calice di Vino Nobile di Montepulciano funge da ulteriore catalizzatore e può senz’altro agevolare nell’impresa!

Provate a considerare che la dimensione lineare del tempo non sia l’unica che esiste; è solo uno schema interpretativo della nostra mente cognitiva, e ve ne sono delle altre che aprono una infinità di possibilità e che ci consentono di viaggiare tra i diversi piani della realtà. Ma se siete scettici, o la cosa vi sembra inconcepibile, vi invito a fare un atto di fede e ad entrate con me a Palazzo Contucci, dove tutto è possibile!

Il Premio Nobel Carlo Rubbia ha dimostrato che l’atomo è sostanzialmente fatto di vuoto al 99,9%, e siccome ogni cosa è composta da atomi che si legano in molecole, che si legano a loro volta in compositi organici e inorganici, allora di che cosa siamo fatti veramente? Siamo fatti di energia e di vibrazioni, e Palazzo Contucci vibra, respira, parla.

È costruito sui 4 piani della realtà come definiti dalle neuroscienze:

  • la realtà oggettiva, regolata dalle leggi della fisica classica: la forza di gravità, il tempo lineare, la logica razionale. Qui tutto è separato, tutto scandito da un inizio e una fine
  • la realtà soggettiva, dove tutto dipende da come lo percepiamo per cui tutto è relativo e interconnesso, tutto è ciclico e transitorio, tutto è sincrono
  • la realtà simbolica, dove nulla è come appare ma piuttosto riflette me, la mia coscienza, il mio livello di consapevolezza; la realtà è una rete altamente vibratile e tutto ciò che esiste è il collasso di onde di probabilità. Qui è possibile muoversi tra infiniti potenziali quantici.
  • la realtà olistica, da olos che significa intero: qui tutto è, ed è tutto. È la coscienza che crea tutto ciò che è già in lei. Siamo in un campo atemporale che contiene su diversi piani vibratori ogni tempo possibile, piani diversi della realtà in cui tutto esiste, è già esistito ed esiterà sempre qui, adesso, contemporaneamente. Come le tracce di un CD che esistono tutte insieme contemporaneamente, ma per ascoltare la musica è necessario si spieghino in maniera lineare. Nulla ci vieta però di ascoltarle e riascoltarle nell’ordine che più ci aggrada.

Ecco, qui siamo nel senza-tempo: siamo a Palazzo Contucci, dove succedono cose strane, si sentono le voci, si intrecciano le vite e le epoche, qui, ora contemporaneamente. 

La realtà come percepita da ognuno di noi non è altro che il collasso di infinite probabilità in un preciso punto spazio-temporale e qui a Palazzo Contucci le probabilità di una realtà impregnata di sostanziosa nobiltà sono collassate in un preciso spazio-tempo che si si trova in Piazza Grande 13 a Montepulciano.

Non c’è solo quello che alla realtà oggettiva appare come un prestigioso palazzo rinascimentale del Sangallo; non c’è solo la storica cantina particolarmente e soggettivamente interessante per gli amanti del buon vino e della tradizione; non c’è solo la magistrale rappresentazione simbolica della realtà perpetrata nei meravigliosi affreschi di Andrea Pozzo che, sulle pareti a due dimensioni, si spiega con storie multidimensionali. Ma poi siamo davvero sicuri che quelle pareti abbiano effettivamente solo due dimensioni?

Ma torniamo un attimo nella dimensione del tempo lineare dove c’è un prima e un dopo, e dunque prima della spettacolare Cantina, prima che venisse costruito il magnifico Palazzo rinascimentale, molto prima di tutto ciò c’era da secoli Montepulciano, e Montepulciano è sempre stata la città del Vino per antonomasia. Il vino qui era così buono, fatto solo con le uve più Nobili, ma soprattutto erano solo i Nobili che potevano permetterselo. Era così prezioso che doveva essere tenuto nei caveau, e dove costruirli nel medioevo se non nelle mura fortificate della città?

La famiglia Contucci lo sapeva bene ed è proprio qui, nelle antiche mura di Montepulciano, che ancora oggi trovate la loro cantina. Le mura erano piene di vino, piene di vita! La ricetta di Contucci è pressoché la stessa da 40 generazioni: NOBILE CLASSICO fatto con Prugnolo Gentile, Canaiolo Nero, Colorino e Mammolo.

Quante storie da raccontare! Storie di indulgenza e rancore, gioia e dolore, odio e amore. Amore si, voglio parlarvi d’amore! Perché è il giorno in cui i Contucci e gli Avignonesi si promettono amore eterno. Il matrimonio del secolo, il vino più pregiato naturalmente! Proprio lui, PALAZZO CONTUCCI. Gli sposi che volteggiano e danzano gioiosi con le coppe traboccanti di vino, una nuova famiglia, una nuova vita, una nuova linea di sangue, la stessa linea di vita, vino Nobile. E giuro di aver avvertito la loro presenza, li ho sentiti ridere, si ridevano gioiosi, credo anche di averli visti, e poi sono spariti.

Scusa Andrea, cosa stavi dicendo?

Oh l’antico pianoforte a coda! Un Conrad Graf del 1860! Un’altra macchina del tempo perfettamente funzionante! I compositori nel corso dei secoli si sono seduti qui! Posso? Sì, suono, molto male però… dovrò decidermi a riprendere. I musicisti vanno e vengono, e a loro si serve il Cru PIETRA ROSSA; è sempre stato il loro preferito, una sinfonia armoniosa di profumi e sapori! Ma che succede? Andrea ci chiamano giù in cantina! Presto! C’è un po’ di trambusto, cosa starà mai accadendo? Di corsa giù per le scale, giù nel cuore delle mura, così di corsa che dimentico anche la mia claustrofobia!

E’ giornata di assaggi e valutazioni oggi, con Giulio, si proprio lui il grande maestro Giulio Gambelli, oggi tocca al Cru MULIN VECCHIO, e sebbene Adamo cerchi di burlare Giulio, il suo palato resta infallibile e riesce a riconoscere ogni singola botte al sorso. Con Adamo sono stati una formidabile coppia di assaggiatori, tanto che durante le sessioni ufficiali di valutazione dovevano essere divisi perché, mettiamola così, due indizi fanno una prova! E rischiavano di influenzare il giudizio degli altri membri della commissione! Adamo, un altro pezzo di storia, vorreste rimanere ad ascoltarlo per ore! Adamo che mi chiama la biondina bellina. Anche lui una macchina del tempo, uno stargate in carne ed ossa con i suoi profondi occhi celesti pieni di passione, pieni di amore.

Ma si sta facendo tardi, ormai siamo all’imbrunire e non c’è nemmeno più il tempo di andare ad ammirare il tramonto sulla Val d’Orcia. Andrea ci benedice con un piacevolissimo VIN SANTO da Malvasia Bianca, Trebbiano Toscano e Grechetto. Fragrante oro liquido e una graditissima coccola specialmente dopo un pomeriggio così intenso! Lo salutiamo con il cuore pieno di gioia e gratitudine.

Questa non è una storia di fantasia, è reale, è già successa e continuerà a succedere nella realtà della coscienza quantica, nel senzatempo, dove tutto può accadere, dove avvengono i miracoli. Qui tutto è ed è tutto. Mille anni di storie, di vite che si intrecciano, di amori gioie e dolori nella memoria ancestrale ed eterna del DNA di tutti i suoi protagonisti. E così è successo anche che una giovane ragazza in visita dal passato, a cui non piaceva il vino rosso, abbia finalmente incontrato l’altra versione di sé stessa seduta in sala degustazione assieme a delle amiche, conquistata irrimediabilmente dal Nobile di Montepulciano, nobilmente presentato in degustazione dall’inarrivabile Andrea Contucci che sa prendervi per mano e vi accompagna in un emozionante viaggio dei sensi attraverso i calici.

Perché il vero protagonista di questa storia alla fine è proprio lui: Andrea Contucci, una energia bella e positiva che vibra vitale nel senzatempo e che custodisce nella memoria eterna del suo DNA la storia della sua famiglia e del suo Nobile vino. Il collasso perfetto delle onde di probabilità che concentrano il concetto più profondo di Nobiltà: Nobiltà di nome, Nobiltà di rango, Nobiltà del suo vino ma soprattutto Nobiltà infinta di cuore e d’animo da fare impallidire i reali della terra. Questo racconto è stato ispirato anche dalla Dottoressa Erica Francesca Poli e dal suo illuminante libro “Anatomia della coscienza quantica” di cui consigli la lettura a tutti, specialmente se siete interessati ad entrare nel senzadempo, là dove avvengono i miracoli.

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